Il Discernimento

Il discernimento.jpg-1Giacomo Costa, Il discernimento, Edizioni San Paolo, Milano, 2018, pagg.140

Recensione di Antonio Rocca.

Il discernimento è una parola chiave del magistero di Papa Francesco.
L’autore, suo confratello, direttore di Aggiornamenti Sociali e nominato Segretario speciale del Sinodo dei Vescovi “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” del prossimo ottobre, propone questo testo per facilitare una comprensione più significativa dell’insegnamento papale e, contemporaneamente, per aiutare a riconoscere ed esercitare questa azione nella nostra vita, individuale e di gruppo.
In chiave spirituale, chi discerne cerca la volontà di Dio Amore che opera nella vita quotidiana al fine di orientare ad essa le proprie azioni.
L’attenzione del Papa valorizza la sua educazione nei Gesuiti e la pratica degli Esercizi Spirituali, che muove la coscienza e l’interiorità di ciascuno, e l’interpretazione post-conciliare della Chiesa latino-americana con la lettura dei segni dei tempi. Continua a leggere

La condizione neomoderna

La condizione neomoderna.ipgRoberto Mordacci, La condizione neomoderna, Giulio Einaudi editore, Torino, 2017, pp. 129

Recensione di Antonio Rocca
Modernità, postmodernità. E poi?… E’ possibile un futuro dopo la dichiarata fine della storia, della verità, dell’arte, della filosofia, della morale?
Sì, afferma l’autore, è possibile.
Come? La tesi è interessante.
I conflitti politici, gli squilibri sociali, i mutamenti culturali, le ricerche scientifiche e i movimenti artistici del tempo presente, pur se su scala globale e in un contesto fortemente accelerato, si ripresentano in parte analoghi a quelli che furono alla base della modernità europea.
Nella ricerca insistente, a volte quasi disperata, di un’idea di ordine mondiale che possa orientare il caos che incombe, secondo l’autore, sono proprio le ricerche scientifiche, filosofiche, etiche, politiche e artistiche, che generarono la modernità e che furono bandite e dichiarate morte dalla postmodernità, che mostrano uno sforzo di rinnovamento costruttivo. Il tempo della neomodernità è un tempo di impegno che ha come caratteristica proprio il contrario della fine del pensiero. Ci si trova in una fase fortemente problematica e, contemporaneamente, portatrice di possibilità e richiedente uno sforzo inventivo e personale.
In questo contesto, ancora secondo l’autore, l’Europa può svolgere un ruolo importante: come nella prima modernità fu proprio la cultura europea a definire alcuni punti fermi per uscire dalla crisi, oggi essa ha il compito di non dimenticare quelle basi e contribuire al ripensamento che ogni cultura è chiamata a svolgere nella nuova fase, con il chiaro senso della responsabilità per un futuro vivibile e con la fiducia necessaria per realizzarlo.
La lettura, lenta, stimola pensieri e riflessioni e aiuta a porsi in modo aperto verso i fatti e gli avvenimenti quotidiani.

 

Non è colpa dei bambini

non-e-colpa-dei-bambini-146732Daniele Novara, Non è colpa dei bambini, Bur Parenting – Rizzoli, 2017, pagg. 204, € 14,00

E’ un libro che si legge facilmente, immediato, comprensibile, che può essere accostato da più punti di vista.
Chi conosce l’autore, il suo impegno e il suo percorso di approfondimento delle questioni educative potrà trovare il libro ovvio, quasi scontato. La tesi è precisa: la scuola sta sostituendo l’educazione con la psichiatria. L’attenzione all’individuo, con particolare riferimento alla differenza e alle sue problematicità, si è spostata dall’essere “fatto educativo” all’essere “fatto clinico” con il proliferare di sigle, protocolli, certificazioni. A sostegno di questa tesi, l’autore riflette sulla sua esperienza di formatore e terapeuta e dimostra come sia possibile affrontare le difficoltà individuali con un approccio educativo piuttosto che terapeutico.
Chi non conosce l’autore, e non è un “addetto ai lavori”, troverà un libro che presenta una critica alle consuetudini che sempre più caratterizzano l’approccio scolastico e familiare alle problematiche socio-educative e sarà stimolato a riflettere, ad allargare lo sguardo e interpretare in maniera più ampia quanto succede nel mondo dei preadolescenti e degli adolescenti.
E’ un libro che andrebbe letto insieme, per poter confrontarsi e tradurre gli aspetti teorici in comportamenti pratici condivisi.
E’ un libro che osserva la scuola e la famiglia. La lettura stimola altri sguardi: la questione educativa, una volta assunta come prioritaria, coinvolge la società nella sua interezza. Quali sono i ruoli del mondo della comunicazione, della pubblicità, dello sport, dello spettacolo, della comunità ecclesiale, delle piattaforme digitali, della politica…per contribuire alla formazione di uomini e donne, di cittadini e cittadine? Ci sono spazi di confronto e di responsabilità che andrebbero recuperati e valorizzati per un investimento educativo allargato?

A. R. – 21.1.2018